giovedì 11 febbraio 2016

SPLENDIDO INCONTRO ALLA SALA ESTENSE







Per raccontare la serata del 10 febbraio 2016 in Sala Estense partiamo da un sentimento condiviso con tutti quelli che hanno contattato me e altri del Gruppo Cittadini Economia: la bella atmosfera che si è respirata!

Lo ha colto e accolto chi ha presentato, Claudio Pisapia e Fabio Conditi in collaborazione con il GCE, e introdotto i due relatori Giovanni Zibordi e Marco Mori.


Giovanni ha sottolineato che purtroppo è necessario che ci sia aria di crisi, che la si debba palpare per poter vedere sale così piene e attente. Tanta gente ad ascoltare con interesse temi a volte ostici eppur vitali per definire il futuro che ci aspetta. Ci sono informazioni che ci arrivano dai media ma che al più non capiamo e lasciamo perdere, invece dovremmo approfondire perché ci porterebbero alla comprensione e alla soluzione.

Perché e chi, si chiede ad esempio, compra titoli di Stato ad interessi negativi? Giovanni Zibordi spiega che chi ha grandi capitali, dopo aver investito in azioni e altre attività, non fidandosi più delle banche (visti anche gli attuali regolamenti), preferisce comprare e detenere Titoli di Stato, anche se per farlo deve pagare. Lo fa per tenere i suoi soldi al sicuro perchè oggi le banche lo sono sempre meno. E perché, soprattutto, “uno Stato non può mai fallire, andare in default” e qui Marco Moriaggiunge che il default è un assurdo giuridico, ma solo quando questi conserva le tre fondamenta ovvero: Popolo, Territorio e Sovranità. E nel nostro caso i conti non tornano più!

Giovanni ha invece mostrato come i paesi che controllano la loro banca centrale possano permettersi, ad esempio, di salvare le loro banche in difficoltà come ha fatto la Gran Bretagna negli ultimissimi tempi acquisendo Barclays e Lloyds e poi, con una finta operazione di marketing internazionale, la Royal Bamk of Scotland.

Banche enormi, provate un po’ a pensare se l’Italia volesse fare la stessa operazione di salvataggio con l’ultima delle banche del Salento…. “la troika manderebbe i carri armati!”

Interessante lo spunto sulle elezioni americane dove sta succedendo qualcosa di non molto compreso qui in Italia. Spuntano due candidati opposti ma odiati e osteggiati allo stesso modo dagli ambienti dell’alta finanza e di Wall Street. Entrambi, partendo da posizioni e orientamenti politici diversi, dichiarono di voler un maggior controllo dell’attività finanziaria: Bernie Sanders e Donald Trump. Addirittura, racconta Zibordi, Sanders accetta solo fondi provenienti da piccoli donatori (e a gennaio ha raccolto 20 mln di dollari con contributi da 27 dollari l’uno in media fonte: Repubblica) e comincia a registrare, in campo democratico, un vantaggio sui Clinton, famiglia che ben ha appoggiato e sostenuto i desideri di Wall Street. Questo evidenzia una stanchezza e un inizio di presa di conoscenza del popolo americano che sta, forse, iniziando a comprendere da dove vengono i loro problemi, dato che vivono in una società sempre più ineguale e al minimo delle tutele sanitarie oltre che continuamente impegnata in guerre in giro per il mondo.

Abbiamo una Costituzione bellissima, dice Marco Mori, che tutela i cittadini, i loro risparmi e la loro crescita ma la ignoriamo e la offendiamo introducendo nel nostro ordinamento leggi e trattati internazionali ai limiti della legalità. Marco è impegnato in prima persona in azioni a Sua tutela.

L’evoluzione ha portato l’uomo ad alzarsi in piedi e camminare, a innovare, curarsi, cibarsi senza sforzo, costruire e capire il modo migliore per governarsi….

     

…poi qualcuno ha pensato di invertire i rapporti di forza e ha modificato lo schema!




Con conseguenze prevedibili….


…e altrettanto ovvie. L’accumulo della ricchezza in una piccola percentuale della popolazione a scapito di tutti gli altri!

La prima piramide mostra come una società dovrebbe essere organizzata, con lo Stato in alto a controllare e tutelare. Poi la regressione, secoli di storia per arrivare a una giusta distribuzione dei compiti e tutto viene mescolato nella seconda piramide. Lo Stato posto a livello di cittadini e aziende e costretto addirittura a sottostare ai desideri di banche private e banche centrali che non agiscono nel suo interesse.

Una posizione innaturale, quale mente “normale” potrebbe disegnare un sistema del genere che mette a rischio la stessa sopravvivenza dello Stato e conseguentemente di milioni di cittadini, persone, esseri umani?
Può il mercato regolarsi senza controlli statali e tendere al benessere della gente? Come diceva lo stesso Adam Smith (non Marx si badi bene!) i privati, quando si incontrano, finiscono sempre per parlare dei loro interessi e dei loro profitti. C’è bisogno di qualcuno al di sopra che tuteli, regoli, imposti le regole.

Quindi, lo Stato deve riprendere il suo posto e fare il suo lavoro. Fuori dalle regole non esiste concorrenza, come può un’azienda di 10 persone competere con una multinazionale? E’ necessario difendere ciò che abbiamo, produciamo e sappiamo fare. Non rincorrere parametri altrui che ci costringono a chiudere, licenziare, abbassare stipendi. Siamo un Paese di iniziativa privata, di manifattura, di piccole aziende che hanno fatto storia e insegnato stile, non abbiamo bisogno di lezioni.


qui
In questo video rappresentiamo il funzionamento del sistema monetario attuale, in relazione alla serata del 10 febbraio 2016, “Banche e crisi economica. I nostri risparmi sono al sicuro?” (il video completo sarà on line appena pronto) con una parte finale dedicata alle possibili soluzioni.

Ma la soluzione vera dovrebbe essere “cultura e informazione” diffusa. Immaginate una popolazione consapevole e cosciente, informata e attenta alle decisioni e alle azioni dei nostri rappresentanti politici, in grado di valutare e di discernere il buono dal cattivo, il bianco dal nero, l’utile diffuso da quello diretto a pochi. Quanto tempo potrebbe passare prima che ogni pezzo riprenda la sua giusta posizione?

E questo vuole essere un messaggio di speranza…. TO BE CONTINUED!

Post a cura di Claudio Pisapia


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