CLAUDIO ZANASI . . . . Vademecum minimalista

Premessa da leggere attentamente.

I punti che andrò ad elencare, non pretendono di essere risolutivi riguardo ai grandi obiettivi che ci prefiggiamo ( usare la sovranità monetaria, territoriale, politica, legislativa, militare, culturale, ambientale, linguistica, alimentare e la liberazione del popolo dall’usura), ma siccome i nemici più insidiosi contro i quali dobbiamo combattere, sono l’indifferenza e l’oblio delle persone, ho ideato questo vademecum come promemoria per ognuno di noi, per indurci a tenere sempre alto il livello di attenzione e di consapevolezza , assumendo comportamenti personali critici e responsabili, onde essere vigili e presenti qualora si manifestassero anche i più flebili segnali di riscatto o ribellione per non perdere il treno della riscossa. Aggiungo che le “grandi soluzioni” sono viste con scetticismo poiché ritenute improponibili: non resta che rifarci alle “piccole soluzioni” che ognuno di noi può adottare da domani mattina!

Ovviamente non cambieranno il mondo, ma un pochino noi stessi.

I punti sono elencati in ordine sparso e sono corredati da una breve didascalia, necessariamente non esaustiva del problema che vanno ad informare. Non si pretende che vengano eseguiti alla lettera e al 100%, ma danno un’indicazione verso quale parte dobbiamo indirizzarci per non ritrovarci dalla parte sbagliata.  Ovviamente, via libera a chi vorrà indicarne altri….

1) Documentarsi dal maggior numero di fonti d’ informazione alternative.
La stampa, la TV e la radio di regime, danno informazioni sempre incomplete , fuorvianti, e spesso false. Infarcite, fra l’altro da una pubblicità assillante e invasiva. Il livello intellettivo della maggior parte dei programmi è avvilente e monocorde e indirizzato ad un modello di vita passivo e/o gaudente, ma quasi mai riflessivo, autocritico e consapevole. Pensate inoltre all’effetto deleterio sui minori. 
2) Riappropriarsi dell’uso della lingua italiana.
Studiate l’inglese! Imparatelo bene, magari assieme al russo, tedesco e cinese. Ma non DIVENTATE inglesi! Termini come “endorsement”, “governance” ”spread”o “privacy” usati da quell’apolide di Monti o dai suoi omologhi Draghi, Letta e Renzi, sono inutili e ridicoli, quando si possono benissimo sostituire con i rispettivi “appoggio”, “governo”, “differenziale”e “riservatezza”. Avete mai fatto caso a come ci sfottono gli inglesi quando, in modo accondiscendente cerchiamo di esprimerci nella loro lingua per rendere loro più comprensibile un discorso? L’ultima volta che in un locale inglese il cameriere mi ha chiesto :speak english? Gli ho risposto “No! Parlo solo italiano!” Ebbene, mi ha servito unto come un siluro , se voleva le mie sporche sterline!
3) Mantenere il minimo di accredito sul conto corrente.
O per lo meno ritirare dal 10 al 20% dal conto: questo punto richiederebbe una spiegazione più corposa , ma prendete per buono ciò che vi dico: a) dal momento che depositate i vostri soldi in banca, non li rivedrete più! Almeno come contanti (salvo rari e minimi prelievi che, ob torto collo, vi consentiranno di effettuare).b) La banca diventa proprietaria dei vostri soldi(art.1834 CC. c) La banca lucra interessi attivi da circa 1000 (mille!) a circa 5000 (cinquemila!) volte gli interessi passivi che “elargisce” a voi. Questa incredibile affermazione è intellegibile solo se si è a conoscenza del meccanismo della “leva finanziaria”. Troppo lungo da spiegare in questa sede. Credeteci.
4) Fare un uso limitato e consapevole di carte di credito e similari.
Sono così comode! Ecco l’obiezione più squallida e frequente che si sente. Vorrei vedere che ci facessero anche fare  fatica! Dopo che gli abbiamo regalato i nostri soldi, dopo che ci rubano centinaia di euro all’anno di commissioni, dopo che lucrano mediamente 3000 (tremila) volte gli interessi che danno a noi, dovremmo anche fare fatica per PAGARE qualcosa? Il minimo che ci possano assicurare è proprio la comodità! Ma cosa ci portano via, oltre  ai soldi, al posto della “comodità”? La riservatezza (privacy) e l’autonomia. In ogni momento sanno: quanto spendiamo, cosa compriamo, dove compriamo, quando compriamo, quanto ci rimane e se ci vogliono per qualsiasi ragione sospendere la carta, magari per un errore, ci troviamo con le brache in mano. Senza contare i milioni di carte clonate in giro per il mondo.
5) Stracciare la carta COOP!!!
Per le ragioni di cui sopra, ma inoltre per la rompitura di scatole quando tutte le volte ci chiedono. “Ha la carta coop?” Che soddisfazione rispondere .”NO” non ce l’ho e non la voglio. I vostri sconti  teneteli per il prossimo che vuole il servizio di piatti con 2500 punti.
6) Togliere dal conto tutte le domiciliazioni.
Detesto che Hera, Enel, ecc. prelevino soldi dal mio conto con una tempestività da primato e me le rendano con ritardi colossali quando mi devono restituire il maltolto che con abbondante approssimazione (sempre a loro vantaggio) hanno lucrato nei mesi precedenti. Inoltre, per chi non dispone di somme enormi, dato che vengono prelevate somme in date non precisate, è necessario detenere sempre una maggior quantità di depositi per non correre il rischio di andare in “rosso”.
 7) Spendete in contanti.
I limiti al contante vanno solo a danno dei comuni mortali. Le banche li giustificano con il falso alibi della “sicurezza” e del contrasto al “nero”  e alla mafia: Ma ve lo immaginate voi, Totò Riina che si impressiona perché non può spendere più di mille o tremila euro in contanti?
I corrotti e corruttori dell’EXPO viaggiavano con valigette stracolme di biglietti da 500 euro.
Pensate che anche loro si impressionino se abbassiamo la soglia del contante?
8) Limitare allo stretto indispensabile il credito al consumo
Qui c’è anche una componente morale, per chi se ne curi, ma al di là di ciò, è anche un po’ da sciocchi spendere soldi se non si è matematicamente sicuri di poterli guadagnare in futuro, ed a volte si tratta di un futuro anteriore… Vi dicono niente i mutui sub prime?
9) Non abusare di telefonini, smartphone e TV
Non dico di non usarli, ma un minimo di senso del ridicolo ci dovrà far capire che a volte ne va della nostra autonomia e dignità di persone. 
10) Consumare preferibilmente cibi italiani e a Km zero
Questo è talmente ovvio che mi rifiuto di commentarlo.
11) Viaggiare prima in Italia, poi all’estero : mi sono trovato su una spiaggia di Creta come un pirla, rimpiangendo la stupenda isola d’Elba o del Giglio. Ho camminato per una settimana intera per le strade di Londra, e non ho incontrato un decimo delle bellezze che vedo a Roma in un pomeriggio.
12) Richiedere il cambio delle banconote in monete metalliche.
In questo modo, ricordiamo e sottolineiamo la netta distinzione esistente fra i due tipi di moneta, inoltre potrebbe verificarsi che, data la maggior richiesta, la BCE si veda costretta ad aumentare la quota di conio spettante all’Italia.
13) Il telepass è praticamente un trasmettitore satellitare che segnala i nostri spostamenti: non dico di non usarlo, ma almeno di rendercene conto.
14) Il computer è ormai diventato uno strumento indispensabile, ma come ogni strumento, offre vantaggi e svantaggi: fatene un uso consapevole, e soprattutto siate voi ad usarlo, e non fatevi usare da esso.
15) Evitare di abbonarsi alle PAY TV che, fra l’altro, significa: “TV a PAGAMENTO!” Come se non ne pagassimo già abbastanza.

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