Articolo scritto da Stefano Di Francesco e Fabio Conditi
Lo scopo di questo breve articolo è quello di evidenziare
alcune falsità che troppo spesso sono state date in pasto all’opinione pubblica
per spiegare l’origine della crisi finanziaria globale ed il suo meccanismo di
propagazione al debito sovrano.
Le crisi finanziarie derivano dall'instabilità strutturale
del sistema monetario, che dovrebbe essere controllato e gestito dalle Banche
Centrali, mentre invece esse rivestono un ruolo secondario nella creazione del
denaro.
Come disse Marvyn King, Governatore della Banca
d'Inghilterra, nel 2012 :
"Quando le banche
erogano prestiti ai clienti, creano il denaro accreditandolo sui loro conti.
Nella creazione di moneta, quindi, il ruolo di gran lunga maggiore è quello
delle banche private."
Il meccanismo d’indebitamento sul quale poggia tutto il sistema finanziario globale, risulta essere fonte di gravi instabilità che limitano il progresso, il benessere e l’equa redistribuzione della ricchezza.
Infatti nella zona euro, a fronte di circa 1.150 mld di euro
di banconote e monete metalliche create dalla Banca Centrale Europea, la moneta
bancaria creata dal nulla dalle banche quando fanno prestiti, cioè il credito
bancario, ammonta a circa 35.000 mld di euro.
Considerato che la moneta bancaria si basa sul presupposto
che il prestito venga interamente restituito con gli interessi e che se questo non avviene la banca fallisce,
questo fatto costituisce il primo elemento di instabilità del sistema monetario.
Il secondo fattore di instabilità è la tendenza delle banche ad
utilizzare questo denaro creato dal nulla nei mercati finanziari e nelle
bolle immobiliari, per loro natura instabili e rischiose soprattutto se erogati
a soggetti ad “alto rischio” , perché più redditizie rispetto agli investimenti
nell'economia reale, che normalmente sono caratterizzati da maggiori garanzie e
controlli e da una minore volatilità dei prezzi.
Il problema è stato in primo luogo, amplificato dal
comportamento fraudolento del sistema bancario, che dopo aver fornito prestiti
a soggetti ad “alto rischio” come quelli dei mutui subprime, si è parzialmente
tutelato cartolarizzando questi debiti e
rivendendoli ad altri investitori.
Ma il sistema è stato
ulteriormente reso ancor più instabile, dalla creazione di prodotti
finanziari derivati, che scommettevano
sulla tenuta o meno dei mutui subprime cartolarizzati, ma con importi ancora
più elevati.
Al sistema bancario tradizionale così congegnato, si è
venuto affiancando una altro sistema bancario “ombra”, il cosiddetto shadow banking system, basato su una
varietà di veicoli di investimento con elevata leva finanziaria, di conduits
(enti societari costituiti ad hoc) e di altre strutture al di fuori del sistema
bancario. A differenza delle banche tradizionali che si finanziano
prevalentemente attraverso i depositi creati dal nulla con i prestiti e hanno
accesso, se necessario, alla liquidità di banca centrale, queste “banche ombra
non regolamentate” creavano moneta attraverso prestiti garantiti da prodotti
finanziari, esponendosi al rischio di dovere vendere forzosamente e a prezzi
ridotti le attività in portafoglio nei casi di instabilità del marcato.
Il sistema bancario tradizionale e quello ombra, con i loro
rispettivi meccanismi di creazione di denaro dal nulla, sono la vera causa
della crisi finanziaria, che poi si è riflessa nell'economia reale riducendo la
sua liquidità ed il suo credito.
Nel sistema bancario tradizionale la moneta bancaria, cioè
il credito bancario, vengono creati dal nulla quando la banca fa un prestito,
ricevendo in garanzia la promessa che il prestito sarà restituito con gli
interessi, nella maggior parte dei casi pretendendo come garanzia l'ipoteca di
beni reali, quindi il rischio è legato alla effettiva valorizzazione di quel bene
nel momento che dovrà essere venduto.
Nel sistema bancario ombra, una tipica transazione si
sviluppa in questo modo: un fondo hedge
acquista 1 milione di euro di BTP
o di mutui cartolarizzati e li gira Goldman Sachs che, a sua volta li presta a
Credit Suisse, che infine li gira ad una assicurazione od ad un Fondo monetario
od ad un fondo sovrano. Il fondo hedge, GS, Credit Suisse ottengono tutti e tre
un milione di euro di credito, moltiplicando per tre il valore iniziale dato
“in garanzia” , mentre i fondi sovrani, le assicurazioni , i fondi monetari
sono quelli che in pratica prestano denaro reale.
Esiste quindi, in parallelo al sistema bancario
tradizionale, un altro sistema non visibile al pubblico, poco conosciuto che
coinvolge una dozzina di mega banche, qualche centinaio di fondi hedge, grandi
assicurazioni, mega fondi e fondi sovrani. Tra questi operatori si creano una
catena di prestiti in cui si reipotecano “safe assets” (in genere titoli di
stato, ma anche altre tipologie di asset come mutui cartolarizzati con rating
elevati) come pegno, in prestiti che durano da qualche giorno ad alcune
settimane ed in cui i titoli a garanzia possono essere utilizzati più volte,
aumentando notevolmente il rischio su tutta la moneta creata con questo
sistema.
Il motivo per cui la
crisi finanziaria globale ( CFG) si è sviluppata, risiede nella natura
instabile di tutta la moneta che circola nel sistema economico a partire da
quella legale emessa dalle Banche Centrali, sia quella creata dal nulla con i
prestiti dalle banche tradizionali, sia quella creata dal nulla dal sistema
bancario ombra, utilizzando più volte gli stesi titoli finanziari a garanzia
della moneta creata.
Il problema è che la stragrande maggioranza della moneta che
circola nel nostro sistema economico globale, viene creata dal nulla con il
debito, avendo però come garanzia beni reali o finanziari la cui variabilità di
valore rende tutto il sistema fortemente instabile e potenzialmente sempre a
rischio di crollo.
Questo costringe le Banche Centrali ad intervenire a
sostegno del sistema bancario e finanziario tutte le volte che una riduzione
del valore dei beni reali o finanziari posti a garanzia del denaro creato dal
nulla, produce una crisi di fiducia e liquidità del sistema finanziario
globale.
L’ enorme massa di debito
creato congiuntamente , sia dal sistema bancario tradizionale che da
quello ombra, necessita per poter funzionare di investimenti sicuri (safe
assets), in grado di garantire un buon rendimento e zero rischi.
Si comprende dunque ora, perché vi sia così tanta attenzione
e pressione sull’Italia da parte della finanza globale, affinché prosegua sulla
via dell’austerità e del pareggio di bilancio.
Il compito dell’Italia è oggi quello di continuare a
produrre BTP, un investimento sicuro
utile alla proliferazione dello shadow banking system, che li impiega come
moneta di base.
Il debito pubblico è
funzionale al sistema finanziario; occorre produrre BTP “sicuri” da
collocare sul mercato per remunerare investitori.
E’ chiaro che per produrre debito pubblico è necessario
avere deficit annuali, cioè spendere più di quello che si incassa attraverso la
tassazione; questi deficit però,
potrebbero essere eccessivi e creare dell'inflazione (che deriverebbe da un
aumento della domanda interna) od anche condurre ad una svalutazione della
moneta, cosa che renderebbe i bonds
governativi non più sicuri a causa delle eventuali perdite sul cambio.
Quindi da una parte ci vogliono tutti questi titoli come i
BTP altrimenti il sistema finanziario ne soffre, dall'altra però i governi
devono assicurare agli investitori finanziari che comprando questi bonds non
avranno perdite dovute a inflazione e svalutazione.
L’unica via per giungere a questo risultato è fare come l'Italia !
Occorre in primis, un bel debito pubblico come quello italiano, che costa un 4- 5% di PIL di
interessi l'anno; in secondo luogo, lo Stato deve spendere meno di quello che
incassa verso i cittadini italiani (impoverendoli), perché così garantisce agli
investitori finanziari che non ci sarà inflazione ed infine, restando
nell’Euro, non soffriranno alcun rischio di cambio.
Dato che questi bonds
devono rendere ogni anno, ma senza rischio per gli investitori, il Governo deve
fare un avanzo di bilancio "primario" (T – G > 0) , in modo da non
inflazionare neanche un poco l'economia reale e rimanere dentro l'Euro che a
differenza della infida Lira, garantisce agli investitori offrendo un
rendimento reale senza rischio di cambio.
Questo concetto, questo piano potremmo
dire, discusso apertamente tra i banchieri centrali di tutto l'occidente
ed i rappresentanti dei mega fondi, richiede
per l'Italia l'austerity ad oltranza e rimanere nell'Euro. Perché
senza bonds come i nostri BTP, che sono il terzo mercato al mondo per
dimensione del debito pubblico, la piramide del mercato finanziario globale non
funziona.
Oggi ognuno nell'economia globale ha un suo ruolo: gli
americani hanno quello della polizia internazionale, i tedeschi producono
macchinari complicati e veicoli di lusso, i cinesi producono quasi tutte le
merci di bassa- media qualità, i giapponesi esportano tecnologia e l’Italia
produce BTP!
Sotto l'innocente apparenza del discutere "come far
funzionare meglio il mercato finanziario" (che parrebbe essere l'unico
vero problema dell'umanità ) nel paper della BIS si teorizza apertamente che lo
Stato è al servizio della rendita finanziaria, che la sua funzione è garantire
che chi ha soldi li possa accumulare senza rischio, vivendo di rendita, senza
usarli nell'economia od investirli in
qualche cosa di reale.
Il governo italiano, dal Novembre 2011 in poi, osserva in
maniera assoluta le indicazioni che provengono dal sistema finanziario globale,
imponendo tasse che strangolano l’economia reale e realizzando Avanzi Primari
consistenti ( nel 2019, l’Avanzo Primario stimato dovrebbe essere del 4,5% del
PIL!!!).
La ripresa economica, fin quando si seguiranno queste linee
d’azione demenziali, è e resterà un
miraggio.
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