
I Corsi di economia aumentano come numero e come partecipanti.
Il prossimo 4° incontro ci sarà lunedì 6 marzo 2017 per il
3° Corso di Economia a Casalecchio di Reno (BO), alle ore 20,45, sempre nell’aula del Centro Sociale Croce in Via Canonica n.18 a Casalecchio di
Reno.
Parleremo dell’euro, che cos’è e come funziona la BCE, è una lezione
fondamentale per capire che cosa sta succedendo, valutando insieme se e come è
possibile uscire dall’euro e quali sarebbero le conseguenze.
In fondo trovate un riassunto fondamentale di Claudio Zanasi, dei
passi principali compiuti dall’Italia dal 1981, di cui abbiamo parlato
nell’ultima lezione, per ricordare a tutti come e perchè siamo arrivati
all’euro.
Per chi non è riuscito a partecipare alle altre prime lezioni e
volesse cominciare dalla prossima, ricordo che non è un problema
perchè ripetiamo sempre i concetti base.
Inoltre da giovedì 9 marzo 2017 cominciamo un ciclo di incontri
settimanali alle ore 16,00, stesso luogo, per chi non riesce a venire il lunedì
e vuole recuperare le lezioni perse.
Nel frattempo uno dei nuovi partecipanti, Marco da Medicina
(BO) che ringrazio, mi ha concesso di divulgare il suo diario
personale degli argomenti del Corso, lo potete scaricare qui :
Ho deciso di darlo a tutti “quasi” integrale perchè, pur con qualche
“imprecisione” (ndr ho messo delle note di chiarimento in alcuni rari
casi) racconta ciò che ha capito di ciò che diciamo.
Sono convinto che sia un lavoro utile, che va apprezzato e valorizzato, e
che spero possa servire a tutti e sia da stimolo per fare altrettanto. Ricordate
che scrivere è molto importante.
Invito quindi tutti a scrivermi per qualsiasi osservazione, analisi,
critica, ecc... perchè credo nell’importanza della partecipazione attiva.
Riassunto di Claudio Zanasi
Passi principali dell’Italia per
arrivare all’Euro
- Fino al 1981, la Banca d’Italia era pubblica, e faceva da “Prestatore di
ultima istanza”, ovvero era obbligata ad acquistare i titoli del Debito pubblico
emessi dallo Stato ad un tasso d’interesse che lo stesso Ministero del Tesoro
stabiliva e che rimanevano invenduti sui mercati.
- Nel 1981, Beniamino Andreatta, inviò una semplice lettera al Governatore
Carlo Azeglio Ciampi di B.I. nella quale si proponeva di fare diventare
facoltativo questo acquisto di Titoli.
- Ciampi, ovviamente accettò, e da quel momento gli interessi sui titoli
passarono dall’1-2% fino al 18-/20%, poiché venivano stabiliti dai mercati e non
più dal Ministero del Tesoro.
- Dal 1981 al 1992 Il debito pubblico, passò, a causa di questo aumento
d’interessi, dal 60% al 120% nei successivi 10 anni.
- Nel 1992, Prodi svendette l’I.R.I. senza che l’opinione pubblica si
rendesse conto che dell’I.R.I. facevano parte tutte le banche (anch’esse fino
ad allora pubbliche) proprietarie della B.I.
- In questo modo, Prodi svendette quindi anche la Banca d’Italia. Da allora
, l’acquisto di titoli da parte di B.I. divenne addirittura proibito per
legge.
- Senza una Banca Pubblica e senza un prestatore di ultima istanza, nel
2002 lo Stato Italiano è entrato nell’euro: una moneta straniera, che non
possiamo gestire, e che possiamo solo avere in prestito da banche private, che
la ricevono a loro volta a prestito dalla BCE, un organismo sovranazionale, non
eletto da alcuno pagando ulteriori salatissimi interessi.